Olio di palma: a cosa fa male?
Da anni divampa la polemica sugli effetti nocivi dell’olio di palma, contenuto in diversi prodotti alimentari. Ma specificatamente l’olio di palma a cosa fa male? Per poter dare una risposta al quesito iniziamo, innanzitutto, col fare chiarezza su cosa sia.
L’olio di palma è un grasso di origine vegetale che viene ricavato dalla spremitura del frutto della palma da olio. È l’unico in grado di resistere al tempo senza irrancidire.
Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che l’abituale e/o eccessivo consumo di olio di palma tenderebbe a fare aumentare in modo significativo la concentrazione di grassi nel sangue, dai trigliceridi al colesterolo, alzando così l’indice di mortalità per patologie cardiovascolari.
Olio di palma: perché viene utilizzato in commercio?
L’olio di palma è molto utilizzato in commercio nella preparazione di prodotti dolciari, come biscotti e creme, ma anche di prodotti cosmetici, per la pulizia e la cura della persona (creme, shampoo, saponi).
Scopriamo perché è così utilizzato:
- ha un costo inferiore rispetto ad altri oli vegetali;
- garantisce la conservabilità dei prodotti che durano più a lungo senza deteriorarsi;
- gli alimenti restano morbidi e freschi, giacché resiste alle temperature e all’irrancidimento;
- contiene grassi saturi che donano struttura e consistenza a creme e prodotti da forno;
- è insapore e quindi non altera il gusto degli alimenti.
Alimenti senza olio di palma: le gustose proposte de Le Celizie
Dunque, chi vuole allora concedersi un piccolo peccato di gola, magari sgranocchiando un biscottino a colazione o a merenda, cosa può mangiare? Le Celizie propone alimenti senza olio di palma, così da mangiare con gusto ma in modo genuino. Un esempio? Provate il mix di biscotti di frolla montata, un mix di pasticcini secchi tipici della tradizione italiana perfetti per chiunque voglia togliersi lo sfizio di un prodotto da forno gluten free, senza ogm, lattosio e naturalmente olio di palma!